Moltissimo tempo fa (1973) “quando i programmatori erano uomini e i byte erano fatti con 8 bit” a qualcuno venne l’idea di lasciare un computer sempre acceso, con un programma in esecuzione che rispondeva a comandi che arrivavano da un (veloce) modem a 110 Baud, configurato in modalità auto-answer. Era nato il primo Bulletin Board System.
Nel 1980 il fenomeno dei BBS arrivò anche in Italia e presto nacquero Fidonet, PeaceLink ed altri. Uno dei nodi più famosi fu il Montecastello BBS, gestito dal mitico Flavio Bernardotti, che anzichè utilizzare i software messi gratuitamente a disposizione di chiunque desiderasse aprire un nodo, decise di scrivere in C un nuovo programma, Italink, e da quell’esperienza scrisse il libro “Programmazione avanzata in linguaggio C” che poi distribuì gratuitamente attraverso la rete Fidonet.
I BBS operavano in un’area geograficamente ristretta: non erano connessi attraverso Internet (che arriverà in Italia solo nel 1986) pertanto i collegamenti avvenivano in modalità punto-punto (dal modem dell’utilizzatore al modem del nodo BBS), in parole povere se siete a Milano e il nodo è a Roma bisognava effettuare una chiamata interurbana, con i costi che ne conseguono….
Come funzionava un BBS? Sul PC si utilizzava un software di emulazione terminale, si digitava il comando AT per effettuare con il modem la chiamata verso il nodo del BBS, di cui si doveva per forza conoscere il numero telefonico. Dopo che la connessione si era stabilita il nodo BBS inviava all’utilizzatore una schermata (realizzata solitamente in ASCII art) con vari dati sullo stato del nodo e un menù con l’elenco dei comandi disponibili.
Selezionando l’apposito comando era possibile accedere alle varie aree del BBS che comprendevano normalmente aree per l’interscambio di files, per la messaggistica, per le news ed altro.
Insomma quello che facciamo oggi con Linkedin, solo in modo meno “cosmetico”.
….. quando i programmatori erano uomini, e i byte erano fatti con 8 bit.