Meteor 0.8.0 : Blaze sostituisce Spark

La nuova release di Meteor presenta una novità: il template engine Spark viene sostituito da Blaze.

Queste le caratteristiche principali:

Facilità d’uso: Blaze è progettato per essere developer-friendly, è sufficiente scrivere dei normali template HTML senza preoccuparsi di dichiarare le dipendenze o di aggiungere il codice che gestisce gli update.

Elevate prestazioni: quando i dati cambiano Blaze modifica solo gli elementi DOM che risultano variati.

Funziona anche insieme ad altri engine: è possibile fare convivere con Spark plugin jQuery e altro codice che modifica il DOM.

E’ progettato per il WEB di oggi: Blaze può effettuare il rendering sia in HTML che in SVG. Nello stesso template è possibile fare convivere codice reattivo SGL accanto all’HTML.

Blaze si compone di due parti: un compilatore che trasforma il template in codice Javascript ed una API di runtime che effettua il rendering, gestisce le dipendenze e aggiorna in tempo reale il contenuto.

 

 

 

 

Ada Lovelace : la prima programmatrice

Oggi 8 marzo, Festa della Donna, vogliamo ricordare colei che è passata alla storia come la prima donna che ha scritto un programma.

ada

Augusta Ada King, figlia di Lord Byron, contessa di Lovelace, nacque in inghilterra il 10 dicembre 1815, divenne una matematica ed una scrittrice. Pubblicò degli scritti sulla macchina analitica di Charles Babbage, il primo calcolatore meccanico della storia.

de
In un suo scritto (nella nota G)  Ada Lovelace indicò un procedimento per calcolare i numeri di Bernoulli senza prima calcolare tutti i valori precedenti. Questo procedimento è a tutti gli effetti un algoritmo: l’algoritmo di Ada Lovelace!

In suo onore è stato dato il nome ad un linguaggio di programmazione sviluppato negli anni 70 su incarico del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti: l’obiettivo era quello di creare il linguaggio di programmazione perfetto …. e nacque ADA.

 

Sganciare le cinture …. di Van Allen

l

In un articolo apparso su IEEE SPECTRUM, leggo che gli scienziati americani stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di disperdere le Fasce di van Allen.

Come è noto, le fasce di van Allen circondano la terra ad un altitudine compresa tra 1000 e 9600 km per la fascia interna, e tra i 13500 e 58000 km per la fascia esterna.

Queste due strutture si suppone che siano generate dall’interazione tra il vento solare ed il campo magnetico terrestre,  e sono formate rispettivamente da protoni e da elettroni fortemente energizzati.

Queste particelle sono un pericolo per i satelliti artificiali e ancora di più per gli astronauti.

Da quando è nata l’esplorazione spaziale sono stati continuamente studiati nuovi accorgimenti per ridurre a zero il rischio legato al passaggio ed alla permanenza nelle fasce di van Allen, ma ora è allo studio un progetto che permetterebbe di disperdere le particelle che le formano, bombardandolo che onde radio a frequenza molto bassa (VLF).

Tra i problemi connessi a questa operazione vi è la presenza della ionosfera, che essendo elettricamente conduttiva influirà sul passaggio di queste onde …..  non faccio commenti!

BBS : il nonno di tutti i Social Network

Moltissimo tempo fa (1973) “quando i programmatori erano uomini e i byte erano fatti con 8 bit” a qualcuno venne l’idea di lasciare un computer sempre acceso, con un programma in esecuzione che rispondeva a comandi che arrivavano da un (veloce) modem a 110 Baud, configurato in modalità auto-answer. Era nato il primo Bulletin Board System.

Nel 1980 il fenomeno dei BBS arrivò anche in Italia e presto nacquero Fidonet, PeaceLink ed altri.  Uno dei nodi più famosi fu il Montecastello BBS, gestito dal mitico Flavio Bernardotti, che anzichè utilizzare i software messi gratuitamente a disposizione di chiunque desiderasse aprire un nodo, decise di scrivere in C un nuovo programma, Italink, e da quell’esperienza scrisse il libro “Programmazione avanzata in linguaggio C” che poi distribuì gratuitamente attraverso la rete Fidonet.

I BBS operavano in un’area geograficamente ristretta: non erano connessi attraverso Internet (che arriverà in Italia solo nel 1986) pertanto i collegamenti avvenivano in modalità punto-punto (dal modem dell’utilizzatore al modem del nodo BBS), in parole povere se siete a Milano e il nodo è a Roma bisognava effettuare una chiamata interurbana, con i costi che ne conseguono….

Come funzionava un BBS? Sul PC si utilizzava un software di emulazione terminale, si digitava il comando AT per effettuare con il modem la chiamata verso il nodo del BBS, di cui si doveva per forza conoscere il numero telefonico. Dopo che la connessione si era stabilita il nodo BBS inviava all’utilizzatore una schermata (realizzata solitamente in ASCII art) con vari dati sullo stato del nodo e un menù con l’elenco dei comandi disponibili.

Selezionando l’apposito comando era possibile accedere alle varie aree del BBS che comprendevano normalmente aree per l’interscambio di files, per la messaggistica, per le news ed altro.

Insomma quello che facciamo oggi con Linkedin, solo in modo meno “cosmetico”.

….. quando i programmatori erano uomini, e i byte erano fatti con 8 bit.

IoT : segui l’ape!

l

In australia stanno tracciando 5000 api da miele con minuscoli tag RFID nell’ambito di un progetto di ricerca sull’interazione tra la popolazione delle api e l’ambiente.

E’ stato stimato che un terzo del cibo che mangiamo è conseguenza dell’opera di impollinazione che la popolazione delle api svolge gratuitamente.

Fra gli scopi di questa ricerca vi è quello di studiare il CCD (Colony Collapse Disorder), una malattia che sta decimando la popolazione delle api in tutto il mondo.

Qualcuno si starà domandando: “come si attacca un TAG RFID sul dorso di un ape?”.

Sembra che l’ape venga raffreddata fino a portarla in uno stato letargico, il TAG è fissato con un collante, e quando l’ape torna a temperatura normale vola via e inizia a raccogliere dati ……